Il CA 19-9 aumenta in presenza di alcuni carcinomi
CA 19-9 è la sigla con la quale si identifica un marker tumorale utile soprattutto per monitorare l'estensione del tumore pancreatico, la sua evoluzione nel tempo e la risposta terapeutica del paziente alle cure intraprese. In associazione con il CEA (Antigene carcinoembrionario), può inoltre essere d'aiuto nella diagnosi e nel monitoraggio di altre
patologie maligne gastrointestinali, soprattutto a carico del colon-retto e delle vie biliari. I livelli di CA 19-9 tendono infatti ad aumentare in presenza di
tumori dell'apparato gastrointestinale,
anche se in minor misura e in una minor percentuale dei casi. Elevati
livelli di CA 19-9 si possono apprezzare in circa 1/3 delle donne
affette da tumori dell'ovaio, soprattutto se di tipo mucinoso (80% dei casi), e più raramente in soggetti affetti da tumore al polmone, al seno o all'utero.
Il CA 19-9 aumenta anche in presenza di alcune malattie non tumorali
Anche patologie benigne come le pancreatiti acute e croniche, la cirrosi, l'epatite, l'ostruzione biliare, l'ittero e l'iperbilirubinemia,
oppure malattie a carico
del colon o dei polmoni, possono determinare elevati livelli di CA19-9.
Limiti del CA 19-9 come test diagnostico e di screening
Oltre a questa bassa specificità, l'utillità di questo marker a
fini diagnostici è limitata dalla sensibilità non ottimale; esistono
infatti degli individui che pur essendo affetti da carcinoma
pancreatico non presentano livelli elevati di Ca 19-9. Inoltre, questo
marker è rilevabile sono nel siero
di pazienti che presentano l'antigene di Lewis, e non aumenta in caso
di tumori delle isole pancreatiche (che rappresentano circa l'1,3% della
totalità dei casi di tumore al pancreas). Purtroppo per quanto detto il CA 19-9 si allontana molto dalle
caratteristiche del marker tumorale ideale: la sua bassa specificità e
la sensibilità non ottimale, lo rendono quindi inadatto per screening popolazionisti. In altre parole, il livello di CA19-9 non può essere impiegato come marker assoluto della
presenza o assenza di una patologia maligna a carico del pancreas.
Piuttosto, i risultati del test dovrebbero
essere interpretati solo unitamente ad altre indagini e strumenti di
diagnosi della
malattia. Il CA 19-9 è comunque utilissimo nel monitoraggio dei pazienti
con tumore
pancreatico già diagnosticato e/o trattato; il rialzo dei valori di
questo antigene tumorale dopo l'intervento chirurgico è infatti spia
accesa di una ripresa della malattia. Per lo stesso motivo, durante la chemioterapia,
il dosaggio del CA 19-9 può fornire informazioni utili sulla risposta
del paziente al trattamento, e aiutare a stabilire le probabilità che
sopravviva alla malattia: valori
elevati sono generalmente associati ad una mancata risposta al
trattamento, mentre il riscontro di rialzi continui è indicativo di
progressione della malattia (purtroppo i chemioterapici sono
generalmente inefficaci, quindi il monitoraggio dei livelli di CA 19-9 è
utile soprattutto nel post-intervento di asportazione della parte
malata di pancreas). L'aumento del CA19-9 può precedere di parecchi mesi
(in media tre) il riscontro strumentale della ripresa della malattia.I livelli di CA 19-9 sono utili come metodica di screening dei soggetti affetti da colangite sclerosante per la diagnosi precoce di colangiocarcinoma.
Valori normali, CA 19-9 elevato
I livelli di CA 19-9 vengono misurati in un campione di sangue venoso prelevato da una vena dell'avambraccio, proprio come avviene per ogni altro tradizionale esame del sangue. I valori normali di CA 19-9 risultano inferiori a 40 U/ml. Tassi
superiori a 100 U/ml sono estremamente indicativi di cancro al pancreas.