martedì 31 gennaio 2012

Autoesame del seno


In genere l'obiettivo della diagnosi precoce è scoprire in anticipo la presenza di un tumore, per poter intervenire in modo tempestivo, aumentando le probabilità di successo. Questo è vero soprattutto nei tumori della mammella, dove la possibilità di scoprire e trattare in modo tempestivo un nodulo piccolo cambia radicalmente le percentuali di guarigione: attraverso opportuni programmi di screening, modulati in base all'età ed alla familiarità, si riesce diagnosticare il tumore in fase precoce con possibilità di guarigione vicine al 90%. Fino all'80% dei tumori della mammella viene scoperto dalla donna con l'autoesame e l'autopalpazione del seno, un esame che consente di riconoscere noduli anomali e segnalarli al proprio medico. La mammografia può individuare il tumore quando è troppo piccolo per essere identificato attraverso l'autopalpazione.
È necessario acquisire familiarità con il proprio seno e riconoscere le sue variazioni nelle diverse fasi del ciclo mestruale. In questo modo sarà possibile cogliere facilmente eventuali modificazioni nel corso del tempo, in condizioni che dovrebbero essere "normali". È necessario acquisire familiarità con il proprio seno e riconoscere le sue variazioni nelle diverse fasi del ciclo mestruale. In questo modo sarà possibile cogliere facilmente eventuali modificazioni nel corso del tempo, in condizioni che dovrebbero essere "normali".
Bastano trenta minutiuna volta al mese da dedicare alla conoscenza totale dell'intera superficie del vostro seno. 

L'autoesame include due momenti:
  • autopalpazione;
  • autoesame allo specchio.
1) L'autopalpazione consiste nel porre un braccio ripiegato dietro la nuca, mentre con il braccio libero si procede a palpare con delicatezza il seno dell'altro lato. Nell'effettuare l'operazione occorre controllare che non ci siano noduli e irregolarità nuovi, rispetto a quelli avvertiti in passato.
2) Quindi, dopo essersi posizionate davanti allo specchio per l'autoesame, controllare che non ci siano irregolarità o alterazioni del profilo e della superficie del seno. Il controllo può essere effettuato osservandosi da diverse posizioni. È opportuno sottolineare che piccole variazioni tra destra e sinistra sono frequenti, l'occhio, quindi, si deve concentrare su eventuali variazioni nel corso del tempo. L'autoesame può iniziare con le braccia distese lungo i fianchi.
3) In seguito si può ripetere l'esame ponendo le braccia allungate sulla testa. Prestare sempre molta attenzione che non ci siano variazioni del contorno del seno, retrazioni della pelle e cambiamenti della superficie.
4) Il controllo successivo della superficie del seno si esegue ponendo le mani sui fianchi, premendo con energia e tendendo i muscoli pettorali contratti.
5) Nell'effettuare l'autopalpazione è fondamentale mettersi in una posizione corretta. Ad esempio, si può procedere ponendo un cuscino sotto la spalla e il braccio dello stesso lato piegato dietro la testa, mentre con il braccio libero si esamina il seno del lato opposto con delicatezza.
6) Nell'eseguire l'autopalpazione la mano deve premere a piatto sul seno, eseguendo movimenti circolari concentrici o movimenti dall'alto verso il basso che permettano di coprire tutta la superficie del seno.
7) Infine, occorre stringere li capezzolo con delicatezza tra pollice e indice per controllare l'eventuale fuoriuscita di sangue o altra secrezione.

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