SALAME AL CIOCCOLATO (detto anche MOTUMBO)
1 hg mandorle
1 hg cioccolato fondente
2 uova (bianchi a neve)
1/2 bicchiere di zucchero
1 pacchetto di oro saiwa
1 hg di burro fuso
8 cucchiai di cioccolato in polvere
Innanzitutto, dovete pensare intensamente al risultato che uscirà dalla vostra fatica culinaria: è importante visualizzare nella vostra mente quello che emergerà dal contributo della materia unito alla vostra perizia in cucina. Vi accorgerete che un sorriso incresperà le vostre labbra (niente battute per favore..) e trarrete da questo nuova energia e linfa vitale: se il vostro lui per caso vi vede in quel momento non fate l’errore di dirgli “stavo visualizzando il salame al cioccolato”, perché la cosa potrebbe irritarlo.. rispondete eventualmente raccontando un episodio scemo che vi è capitato al lavoro.. ma si.. quello che tenete di scorta per quando pensate ai fatti vostri e lui vi chiede “che hai?”.. potete raccontarglielo 10 volte di fila tanto non se lo ricorderà mai!
Si comincia!! Prendete le uova e separate i tuorli (arancioni, in mezzo) dagli albumi (bianchi, stanno intorno ai tuorli). La modalità di separazione è semplice: chiedete ai tuorli di fare un passo avanti, così li distinguete..
Ora prendete una casseruola (dicesi casseruola…) e montate i tuorli con lo zucchero, quello del mezzo bicchiere dell’elenco qui sopra. E non cominciamo con la solita storia che dire bicchiere è troppo generico: usate uno dei bicchieri della Nutella, non quello della Peroni! A latere, contemporaneamente e simultaneamente, fate fondere l’etto di burro (rapide prima che qualcuno si faccia venire strane idee ed inizi a parlare de L’ultimo tango a Parigi), e lo aggiungete al montaggio dei tuorli con lo zucchero. L’amalgama che sta venendo fuori fa un po’ senso, ed è la ragione per cui subito subito ci aggiungiamo gli 8 cucchiai di cioccolato in polvere, ricordandociperò di togliere gli 8 cucchiai se no poi cerchiamo le posate e non le troviamo più!
A questo punto entrano in gioco il cioccolato fondente e le mandorle, che devono essere tritate in pezzi di circa 3 mm (tolleranza di un paio di micron, non di più): io suggerisco sempre di portarle a tritare in un’officina meccanica che abbia macchine a controllo numerico, perché manualmente col calibro si fanno errori e ci sono molti sprechi.
Infine tocca ai biscotti secchi spezzettati: per spezzettarli, li mettete in un sacchetto ben chiuso e ci saltate sopra a piè pari, e poi prima con un piede e poi con l’altro così fate anche un po’ di step..
A sto punto voi direte: e gli albumi che erano rimasti là buoni buoni? Tranquille, tocca anche a loro finire nel marasma, non prima di essere montati a neve (strano a dirsi ma l’ultimo ingrediente del Motumbo è il bianco montato.. mah.. scherzi del destino).
Adesso, con aria un po’ schifata, vuotare il tutto su un pezzo di carta stagnola (senza farsi beccare dalla Polizia perché c’è gente che è finita in galera beccata con molta meno roba nella stagnola) e avvolgere dando la forma "del salame" (su questo, mi affido alla vostra fantasia ed esperienza).
Lasciare indurire in frigorifero per qualche ora, senza guardarlo perché se no si inibisce.
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