Risotto agli asparagi con salsa di parmigiano
(per 4/5 persone)
320 gr riso superfino
400 gr asparagi
100 ml di prosecco (Valdobbiadene)
200 ml di panna fresca
80 gr parmigiano
1 lt brodo vegetale
1 scalogno
2 tuorli
60 gr burro
sale e pepe
A rieccoci.. ma stavolta ci cimentiamo con una pietanza salata, giusto per cambiare un po’ e perché molte di voi mi hanno segnalato che il proprio compagno/marito/moroso/sex toy si è autonominato Achab, il che forse vuol dire che avete esagerato con i dolci (la citazione non è particolarmente dotta, ma se non la capite usate Google).
Prendete una ciotola, riempitela quasi fino all’orlo di prosecco e provate a giocare a pulce con i chicchi di riso.. sarà una cosa lunga ma vi darà tanta soddisfazione; se invece non avete sti 2 o 3 giorni, semplicemente mettete il riso nella ciotola e lasciate riposare per 30 minuti.. Nel frattempo potete attaccarvi alla bottiglia di prosecco per finire quello che ne è rimasto.
Adesso inizia il lavoraccio degli asparagi: se pensate che siano troppi, non vi preoccupate perché è l’effetto del prosecco ingurgitato e ci vedete doppio, quindi considerate che nella relatà sono la metà di quelli che vedete. Togliete la parte dura (cosa che so vi metterà un po’ di tristezza), poi prendete il pelapatate, gli cambiate nome in pela asparagi e sbucciate i gambi, li lavate e disinfettate (mia mamma faceva sempre così quando mi sbucciavo cadendo dalla bicicletta, quindi suppongo vada bene anche per gli asparagi) e li tagliate in 4 parti nel senso della lunghezza: mi raccomando, assolutamente equivalenti le parti e non ditemi che non sapete come fare perché vendono dei laser che fanno miracoli oggigiorno.
Ora prendete il vostro litrozzo di brodo e fatelo bollire (va da sé che dovete toglierlo dalla bottiglia di plastica dell’Acqua Vera in cui lo tenevate in frigo e metterlo in una pentola); nel contempo, visto che il brodo bolle anche se non lo state a guardare e dovete smaltire un po’ del prosecco, prendete lo scalogno, lo tritate pensando all’ultima volta in cui il vostro uomo si è ricordato del vostro anniversario (cioè 3 giorni dopo la data), e procedete come avete fatto inq uell’occasione: lo fate rosolare in una pentola con un po’ di burro.
Essendo ormai passata mezzora, il riso col prosecco si è svegliato quindi potete farlo tostare per 2 o 3 minuti aggiungendo il brodo poco alla volta (mi raccomando la sequenza dei tempi e delle fasi: se fate tostare il brodo, il riso se la prenderà con lo scalogno imburrato e si sa come finiscono ste cose).
Adesso aprite lo sportello della cucina, quello in alto che non aprite dal giorno della lista nozze e prendete quel pentolino che la zia Nuccia vi aveva regalato all’epoca: ci sbattete dentro i tuorli (che continuano ad essere quelli mollicci e rossi, non mi stancherò mai di ripeterlo) e li mescolate col parmigiano grattugiato, avendo l’accortezza se riuscite di toglierci i lembi di pelle che ci avete lasciato giù, e unire a filo la panna. Precisazione: unire a filo non significa che dovete mettervi a cucire la panna!!
Adesso cuocete sto ambaradan a bagnogiuseppe su fiamma moderata (escludete la fiamma ossidrica o il Napalm) per 10 minuti, mescolando finché comincia a non avere più la consistenza dissenterica di prima..
Togliere dal fuoco, salare, pepare, lettera e testamento.
Visto che gli asparagi non vanno mangiati crudi, cuocerli per qualche minuto e, dulcis in fundo, quando il riso vi chiama urlando "sono quasi prontoooo!", metteteci un po’ di burro che si eccita anche un po’..
Servire il riso sulla bocca degli stolti con 2 cucchiai di salsa di parmigiano e gli asparagi e voilà.. il gioco è fatto!!!
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