La prima volta si consuma… sempre prima. Con leggerezza, pericolosa disinvoltura. Qualche anno fa si parlava di un’età media per il primo atto sessuale di 17 anni e già allora gli esperti puntavano il dito contro tanta precocità, non accompagnata né da una maturazione sessuale psicofisica sufficiente, né da un’informazione adeguata in tema di prevenzione e di MTS cioè le Malattie a trasmissione sessuale (che, non a caso, hanno continuato a diffondersi a macchia d’olio proprio tra le giovanissime). Oggi l’età della scoperta del sesso è letteralmente scesa in picchiata: 1 ragazza su 5 ammette di aver vissuto la sua prima volta addirittura a 13 anni e, tra i 15 e i 16 anni, il 25% delle adolescenti confessa di aver già avuto i primi rapporti sessuali. Peccato che – sebbene la maggioranza delle intervistate riconosca il preservativo come strumento chiave per prevenire le MTS – “solo” 3 su 4 lo utilizzerebbe sempre e 1 su 5 solo in caso di rapporti occasionali.
MTS, queste sconosciute
Non parliamo, poi, del livello di conoscenza sulle MTS: ben il 18% delle ragazze intervistate, per esempio, ignora il fatto che il canale principale di trasmissione dell’HIV (il virus responsabile dell’Aids) siano proprio i rapporti sessuali, così come solo il 14% sa che la Clamidia (tra le MST più diffuse tra le under 25 e responsabile di sterilità se non curata tempestivamente) è un’i nfezione sessuale. Le cose non vanno meglio se, dal particolare delle MTS, si passa al generale della salute femminile: ben la metà delle giovanissime, per esempio, è del tutto inconsapevole del fatto che il sesso debole lo sia davvero sul fronte delle malattie sessuali, così come una buona fetta del campione è all’oscuro del fatto che molte infezioni intime sino del tutto silenziose e che alcune di esse rappresentino un serio pericolo per la salute sia dell’apparato riproduttivo sia dell’organismo.
Nessun commento:
Posta un commento