martedì 31 gennaio 2012

Roberta racconta...


Ciao a tutte,
mi chiamo Roberta ho 43 anni, a 26 anni è iniziata la mia convivenza consapevole con l'endometriosi.
Una potologia allora decisamente sconosciuta, tanto che per capire bene cosa fosse ho dovuto entrare in internet e andare alla ricerca di risposte esaurienti.
Il sospetto che nel mio addome ci fosse qualche situazione anomala era dovuto a mal di pancia forti, tanto da farmi perdere i sensi, con un dolore acuto che si ripeteva nei giorni dell'ovulazione e al termine del ciclo mestruale.
Così è iniziata la mia ricerca per trovare un medico che mi dicesse cosa si poteva fare  per migliorare la situazione fisica ma anche psicologica.
Allora mi rivolsi ad un ospedale che non prendeva in considerazione l'intervento, ma consigliava una gravidanza come cura ......!!
Inizio' così il periodo piu' deprimente della mia vita, io e mio marito per parecchi mesi ci siamo sottoposti al controllo della temperatura, al monitoraggio dell'ovulazione sino a quando decisi di prendere la pillola perchè lo stress ormai era insopportabile.
Cambiai anche ginecologo, il quale mi opero' immediatamente, intervento che duro' 5 ore, in laparoscopia, seguito da 6 mesi di decapeptyl, altra laparo altro decapeptyl.
Tutto questo mi fece rivivere, ........ duro' poco, la mia endometriosi è "aggressiva" quindi mi vedevo ricoverata di media una volta all'anno, ho subito 13 interventi, alcuni intervallati sempre dal decapeptyl.
Ora sono 5 anni che non subisco alcun intervento, i dolori ci sono, meno forti,vi garantisco che in un certo senso poi si impara a conviverci. Se, e quando sarà mi aspetta un'asportazione di un pezzetto del setto retto vaginale.
Nel 2007 rimasi incinta, ........ da non credere!! Abbiamo urlato di gioia (io, il mio compagno, e il ginecologo), tutto ando' bene fino all'amniocentesi, da li ho iniziato ad avere perdite, sino al giorno (20 novembre) che non ci fu piu' il battito fetale, panico, sgomento, un dolore atroce, tanta rabbia, e quei 5 mesi di incommesurabile gioia finiti nel modo piu' atroce, con un parto indotto, seguito poi da un vuoto incolmabile, la fatica di riprendere poi la vita di tutti i giorni, periodo dove ero viva fuori ma morta dentro. Il bisogno di capire perchè è successo, e la fatica di elaboreare un lutto, la rabbia verso tutto e tutti mi è stata compagna per molto tempo, ora non ho dimenticato, non potrei, MARA è sempre con mè, la ringrazio per le stupende sensazione che mi ha dato in quei 5 mesi, per il senso di appagamento, e per molto altro.
Ora siamo pronti a riprovare con l'aiuto di una fecondazione assistita (vista la mia età), la paura non manca, anzi, ma il desiderio di ritentare è sicuramente piu' forte.
Auguro a tutte le donne che soffrono per l'endometriosi tanta forza e coraggio.
Un abbraccio Roberta.

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